Il Piano di razionalizzazione delle partecipate è un adempimento ordinario di ricognizione e censimento dei soggetti in cui gli Enti Pubblici territoriali e non territoriali, detengono partecipazioni.
-->
Il piano di razionalizzazione delle partecipate è un adempimento di ricognizione e censimento dei soggetti in cui gli Enti Pubblici detengono partecipazioni; tale adempimento ricorre ogni anno ed ha scadenza al 31 dicembre.
Richiedi informazioniL'obbligo di procedere alla pratica di redazione del piano di razionalizzazione delle partecipate prende avvio nell'esercizio 2017, anno in cui le Amministrazioni Pubbliche dello Stato sono state chiamate a adoperare una revisione straordinaria dei propri soggetti partecipati.
L'art. 24 del TUSP (D.L. 19 agosto 2016, n. 175) infatti prevede che “ciascuna amministrazione pubblica effettua con provvedimento motivato la ricognizione di tutte le partecipazioni possedute alla data di entrata in vigore del presente decreto, individuando quelle che devono essere alienate”.
L'obiettivo principale della riforma che ha condotto all'introduzione del sopracitato art. 24 del TUSP era dare avvio ad un procedimento di snellimento e razionalizzazione delle partecipazioni delle Pubbliche Amministrazioni, le quali in passato erano spesso coinvolte nell'amministrazione di società o enti strumentali non strettamente necessari all'esercizio delle finalità istituzionali. A tal proposito, è di fondamentale importanza la previsione dell'art. 5 del TUSP, il quale ha effetti in tutti i casi di nuove acquisizioni/costituzioni di partecipate.
L'art. 5 del TUSP prevede che: (l'atto di acquisizione/costituzione di una nuova partecipata) “deve essere analiticamente motivato con riferimento alla necessità della società per il perseguimento delle finalità istituzionali di cui all'articolo 4, evidenziando, altresì, le ragioni e le finalità che giustificano tale scelta, anche sul piano della convenienza economica e della sostenibilità finanziaria, nonché di gestione diretta o esternalizzata del servizio affidato. La motivazione deve anche dare conto della compatibilità della scelta con i principi di efficienza, di efficacia e di economicità dell'azione amministrativa.”
Dopo un primo esercizio di introduzione straordinaria dell' adempimento, lo stesso è entrato a regime ed ha attualmente scadenza annuale.
L'art. 20 del TUSP, infatti, prevede: “le amministrazioni pubbliche effettuano annualmente, con proprio provvedimento, un'analisi dell'assetto complessivo delle società in cui detengono partecipazioni, dirette o indirette, predisponendo, ove ricorrano i presupposti di cui al comma 2, un piano di riassetto per la loro razionalizzazione, fusione o soppressione, anche mediante messa in liquidazione o cessione.”
Il comma 2 dell'art. 20 TUSP contiene i parametri da analizzare per ciascun soggetto partecipato al fine di deliberarne il mantenimento nella compagine di partecipazioni oppure la dismissione.
Esperti settoriali: Il nostro team comprende esperti del settore delle normative inerenti alla razionalizzazione dei soggetti partecipati dell'Ente, garantendo la stesura del Piano accurata e conforme alle disposizioni vigenti.
Analisi approfondita: Effettuiamo un'analisi dettagliata su ciascuna partecipazione detenuta dall' Ente Locale per la stesura del Piano di razionalizzazione delle partecipate.
Conformità normativa: Garantiamo che il contenuto del Piano di razionalizzazione delle partecipate sia conforme alle normative vigenti, assicurando che gli enti locali rispettino puntualmente le scadenze stabilite.
Riduzione dei Rischi Finanziari:Conduciamo un'analisi approfondita per individuare e valutare i potenziali rischi finanziari che potrebbero interessare gli enti locali in presenza di partecipazioni ad alto rischio.
Supporto Personalizzato in Caso di Problemi: In caso di difficoltà o problematiche, offriamo un supporto dedicato e personalizzato, fornendo consulenza esperta e soluzioni pratiche per affrontare le sfide in modo efficace.
Il Piano di razionalizzazione delle partecipate è un adempimento ordinario di ricognizione e censimento dei soggetti in cui gli Enti Pubblici territoriali e non territoriali, detengono partecipazioni.
I criteri includono la riduzione dei costi, il miglioramento dell'efficienza operativa e la conformità alle normative e agli obiettivi strategici dell'Ente Locale, assicurando un approccio completo e mirato.
Il Piano di razionalizzazione delle partecipate è un adempimento obbligatorio per tutti gli Enti Locali e deve essere approvato entro il 31 dicembre di ogni anno al fine di assicurare la conformità normativa.
I documenti devono essere accessibili alla struttura di monitoraggio del MEF tramite il Portale del Tesoro "Partecipazioni" e alla sezione regionale di controllo della Corte dei conti tramite l'applicativo ConTe.
L'art. 20 comma 7 TUSP dispone che “la mancata adozione degli atti di cui ai commi da 1 a 4 da parte degli enti locali comporta la sanzione amministrativa del pagamento di una somma da un minimo di euro 5.000 a un massimo di euro 500.000, salvo il danno eventualmente rilevato in sede di giudizio amministrativo contabile”.